Mario Carotenuto

(Roma, 1916-1995)

“Poliedrico, versatile, innamorato del suo lavoro, Mario Carotenuto ha segnato con la sua inconfondibile presenza, buona parte della storia dello spettacolo italiano , dall’immediato dopoguerra al momento della sua scomparsa avvenuta nel 1995.

Attore completo, dotato di un talento naturale dalle infinite sfaccettature, Carotenuto ha fatto di tutto : dall’avanspettacolo alla radio, dal cinema al teatro, dalla televisione alla pubblicità : si resta affascinati dalla sua carica vitale, dalla personalità di uomo generoso, un uomo che ha dato molto di sé nella professione, che non si é mai risparmiato né tirato indietro di fronte alle offerte più disparate, perché come soleva dire , ” io non scelgo, io lavoro”.

La sua Accademia fu la strada di cui andava fiero e dalla quale trasse spunto per i suoi svariati personaggi, come lo straordinario Peachum dell’Opera da tre soldi di B. Brecht diretto da Strehler nel ’56 che gli valse il Premio S. Genesio o l’indimenticabile Alfred Doolittle in My fair lady di G.B.Shaw, commedia musicale di Garinei e Giovannini.

La sua attività variata e senza sosta va dai film di cassetta – fino a quattordici l’anno – alle commedie musicali, dal grande teatro di Plauto, Goldoni, Molière, Pirandello, Harold Pinter e Tennesse Williams e molti altri, fino al Riccardo III di William Shakespeare.

Nel Cinema è stato uno degli attori di più richiesti e contesi dai maggiori produttori e registi della Commedia all’italiana in cui é stato molto presente nel ruolo insostituibile del Commendatore, dell’italiano piccolo borghese, simpatico che ha fatto i soldi.

E’ lui l’uomo fortunato “nato con la camicia” di un famoso Carosello degli anni ’60.

Dal ’45 al ’95, Carotenuto é stato uno degli interpreti più singolari della nostra storia dello spettacolo italiano.

Grazie anche alla sua naturale carica di comunicativa umana, Carotenuto ha lasciato nella memoria degli addetti ai lavori come nel cuore del pubblico un ricordo luminoso di autentica stima artistica.”